Il piano ispettivo del Garante per la protezione dei dati personali per il primo semestre del 2017

Garante per la protezione dei dati personaliLo scorso 16 febbraio 2017 l’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha approvato il piano delle ispezioni per il primo semestre dell’anno: le attività avranno ad oggetto lo Spid, i call center e il sistema statistico nazionale.

Le verifiche riguarderanno, più in particolare, alcuni settori peculiari, come ad esempio il trattamento delle informazioni personali effettuato nell’ambito del rilascio dei visti da parte dei Consolati italiani all’estero, ma anche quello svolto per l’attribuzione dell’identità digitale ai cittadini ed infine quello posto in essere dalle società di telemarketing.

Il Garante ha avuto modo di sottolineare in tal senso come le ispezioni saranno avviate d’impulso dalla stessa Autorità ma anche su sollecitazione degli interessati, attraverso segnalazioni e ricorsi.

I controlli non tralasceranno poi l’adempimento di alcuni obblighi fondamentali descritti dal d.lgs. 196/03, e dunque l’informativa sul trattamento dei dati personali, rilasciata dai Titolari agli interessati secondo quanto previsto dall’art. 13 del Decreto, la procedura di notificazione, la raccolta del consenso per i dati sensibili trattati tanto dagli enti pubblici quanto da quelli privati. Le verifiche si estenderanno dunque anche ad aspetti ulteriori rispetto a quelli enucleati nel predetto piano.

Il Garante ha poi reso pubblici i dati statistici dell’anno 2016, durante il quale si è riscontrato un sensibile incremento dei procedimenti sanzionatori, che hanno raggiunto un aumento quasi del 40% in più rispetto all’anno precedente: molti di questi hanno avuto ad oggetto i cc.dd. “data breach”, ovvero violazioni della sicurezza delle informazioni personali, spesso dovute alla mancata predisposizione di misure idonee ad evitare la perdita, la distruzione o l’accesso non autorizzato a queste ultime. Su questo tema si sono poi concentrate le segnalazioni che lo stesso Garante ha effettuato nei riguardi dell’Autorità giudiziaria.

Numerosi i Titolari sui quali è stata indirizzata l’attenzione del Nucleo Speciale privacy della Guardia di Finanza: dalle società di web marketing ai Caf, dalle agenzie per il lavoro alle banche dati pubbliche che gestiscono i sistemi fiscali.

Il profilo complessivo che ne è emerso, così come sottolineato dall’Autorità stessa, è l’attuale insufficiente consapevolezza degli interessati in merito ai diritti ed alle tutele che la legge riserva loro, nonché la scarsa attenzione dei Titolari del trattamento nell’adeguarsi correttamente agli obblighi normativi.